Megaupload ritorna sul web, dalle sue ceneri nasce Mega

                              

Megaupload, famosissimo sito di file hosting, dopo aver subito una dura chiusura nel gennaio del 2012, dovrebbe riaprire a Gennaio di quest’anno. Ma parliamo prima della sua storia. Megaupload è stato il miglior sito di file hosting, fondato il 21 Marzo 2005 da Kim Schmitz Dotcom, frequentato da milioni e milioni di utenti. Il 19 Gennaio 2012 fece enorme scalpore la chiusura di Megaupload. Le forze anti-terrorismo neozelandesi in cooperazione con un team di polizia internazionale, compreso FBI,  fecero irruzione nella sua abitazione ad Auckland, in Nuova Zelanda, arrestarono Kim Dotcom e altri 6 collaboratori, e chiusero 16 domini tra i principali del sito di file hosting. “ Un’attività imprenditoriale legittima distrutta,  220 posti di lavoro cancellati. Tutti gli asset congelati senza audizioni. Milioni di utenti senza poter accedere ai propri legittimi file. Forze anti-terrorismo per arrestare nerd non-violenti. Agenzie di spionaggio per sorvegliare le nostre comunicazioni illegalmente. La Casa Bianca, il Primo Ministro, due governi che abusano dei nostri diritti”. Sono queste le parole di Kim Dotcom dopo la sconvolgente chiusura del sito. La causa dell’arresto fu individuata in varie violazioni di copyright, soprattutto violazioni di copyright di musica, a causa di Megavideo, che si procurava molte ostilià nel mondo discografico, e gli imputati rischiavano anche 50 anni di carcere. Poi sorprendentemente, durante il suo arresto domiciliare, emergono importanti elementi a suo favore: la polizia neo-zelandese non aveva la piena facoltà di varcare la soglia della sua abitazione e non aveva avuto un’autorizzazione completa a intraprendere il blitz, e il suo avvocato Ira Rothken, un anno dopo, accusa il Governo degli Stati Uniti che nel 2010 chiese la collaborazione delle società di hosting per indagare su 39 file pirata presenti sui server, e Megaupload, per non mettersi il governo contro, partecipò. Il governo USA ordinò solo di non spostare quei file presenti sul server, ma  l’anno successivo accusò improvvisamente il sito di contribuire alla pirateria sul web, data la presenza di quei file illegali. Il Tribunale della Nuova Zelanda, quindi, dopo questi due elementi a favore dell’imprenditore informatico, sta valutando il processo di restituzione dei beni, compreso il portale Megaupload, con un notevole risarcimento danni.              

     

                    

Mentre il processo è ancora in corso un Kim Dotcom che non si perde di iniziativa, dalla sua lussuosa villa in Nuova Zelanda, dopo aver avuto il permesso di scontare gli arresti domiciliari, con la possibilità di navigare, annuncia su Twitter che il portale riaprirà e sarà tutto nuovo. Si chiamerà Mega e offrirà oltre i downloads perfino servizi di mail e VoIp. Nascerà anche Megabox, un sito con tante funzioni e con spazio illimitato che permetterà agli artisti di vendere i loro dischi direttamente su internet, togliendo così molti guadagni alle case discografiche; ha già avuto la conferma di partecipazione di artisti famosi, primo tra tutti Will.I.Am. Ultimamente è stata confermata anche la presenza di Megamovie, dalle ceneri di Megavideo. Il 20 gennaio 2013 è stato creato il dominio Mega.co.nz, che metterà a disposizione dell’utente 50 GB gratuiti di spazio crittografato in cui caricare tutti i tipi possibili di file, ed il sistema è fatto in modo che le responsabilità di un file illegale non si attribuiscano a Dotcom, che ovviamente non ha nessuna voglia di ritornare in carcere, bensì a chi ha pubblicato il file. Per chi vuole più spazio per 9,99 euro al mese potrà avere 500 GB disponibili e 1 TB di larghezza banda, per 19,99 2 TB e 4 TB, per 29,99 4 TB e 8 TB.  Scrive l’informatico su Twitter: “ Piccolo aggiornamento sul nuovo servizio Mega: il codice è completo al 90%, i server sono in arrivo e avvocati, partner e investitori sono pronti. Siate pazienti perché sta arrivando, sarà un network globale massiccio. Tutti gli host non americani potranno collegare server e banda” e il 14 agosto scrive: “So cosa tutti state aspettando. Sta per arrivare. Quest’anno. Promesso. Più grande. Migliore. Più veloce. Sicuro al 100%. E non si può fermare”. I server sono quindi in via di abilitazione, e Dotcom sta spendendo questo tempo per crearsi una difesa inespugnabile su Mega, un sistema intelligente in modo che i file siano sempre protetti dal diritto d’autore e che gli “spioni”, tramite un meccanismo di intervento che agisce sul flusso di trasferimento dati, cadano loro stessi nella violazione della privacy. Tutto questo perché stiamo parlando di un sito che dopo tutta quella storia è tra i più controllati al mondo. L’interfaccia sarà anche in italiano. “Le più grandi innovazioni sono costruite sui respingimenti”, dice un entusiasmato Dotcom. Non possiamo che augurargli che questo sito, a differenza del predecessore, abbia un futuro roseo.


    
         

           


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